Metodo Montessori e Reggio Children Approach: come contrastare l’estinzione dell’esperienza nell’apprendimento
- Carlo Trionfi
- 24 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Nell’era digitale si stanno progressivamente perdendo le esperienze autentiche e il contatto con la natura, spesso sostituite da esperienze mediate dalla tecnologia. Questo fenomeno è stato definito “estinzione dell’esperienza” e si riferisce ad una graduale alienazione dal mondo naturale a causa della digitalizzazione e omologazione dei vissuti quotidiani.
Le cause di questo allontanamento e perdita di connessione con l’ambiente sono molteplici, ad esempio l’urbanizzazione, l’utilizzo eccessivo di dispositivi elettronici e la paura dei pericoli esterni riducono il tempo che i bambini trascorrono all’aperto e a contatto con gli altri, così come attività extrascolastiche strutturate possono lasciare sempre meno spazio alla spontaneità e al gioco libero. Diversi studi hanno dimostrato come questo fenomeno può avere un impatto negativo sullo sviluppo fisico, emotivo e cognitivo, e può determinare difficoltà di concentrazione, perdita di creatività e attenzione, riduzione delle competenze sociali e un aumento di ansia e stress.
Per contrastare questa tendenza è necessario promuovere la riscoperta delle esperienze autentiche da parte di bambini e ragazzi, inserendoli in un ambiente stimolante che valorizzi l’autonomia e l’apprendimento per esperienza diretta. A questo proposito, metodi educativi come quello Montessori e il Reggio Children Approach propongono modelli di apprendimento che, se applicati in questo contesto, possono contrastare l’estinzione dell’esperienza.
Due metodi educativi a confronto
Il metodo Montessori è un approccio educativo che considera i bambini come esseri autonomi in grado di scegliere liberamente le attività da svolgere. L’ambiente nel quale i bambini sono inseriti deve essere preparato con materiali stimolanti, favorendo così un apprendimento per esperienza diretta.
Un approccio per certi versi simile a quello Montessoriano è il Reggio Children Approach. Anche questo metodo educativo considera il bambino come protagonista del processo di apprendimento, competente e in grado di fare esperienza diretta tramite l’esplorazione dell’ambiente. Anch’esso promuove esperienze stimolanti, attraverso la progettazione di un ambiente scolastico interattivo e creativo, un vero e proprio “terzo educatore”. A differenza del metodo Montessori, l’apprendimento avviene in maniera collaborativa: gli insegnanti sono partner attivi che non solo osservano silenziosamente, ma incoraggiano e documentano i vari momenti esplorativi, condividendoli con i genitori che, a loro volta, sono parte attiva e collaborativa.
Le strategie educative che contrastano l’estinzione dell’esperienza
Questi metodi comportano una serie di conseguenze e benefici che contrastano il fenomeno dell’estinzione dell’esperienza:
Miglioramento della salute fisica
Sviluppo emotivo e miglioramento delle competenze sociali
Capacità di concentrazione e attenzione: questi contesti educativi fanno in modo che il bambino sia immerso in compiti che migliorano le loro capacità di concentrazione e di attenzione.
Creatività: l’uso di materiali tattili e il gioco libero stimolano l’immaginazione e la creatività dei bambini, permettendo loro di esplorare più prospettive di pensiero.
Connessione con la natura
Sviluppo dell’autonomia: un apprendimento guidato dagli interessi dei bambini e la libertà di scelta nelle attività da svolgere, favoriscono lo sviluppo di una mente attiva e contrastano la passività connessa con l’uso della tecnologia.
Conclusione
In un’epoca dominata dalla tecnologia, ritrovare un contatto autentico con il mondo reale è necessario se si vogliono formare individui capaci, critici e attivamente coinvolti nella società. L’estinzione dell’esperienza rappresenta quindi una sfida educativa significativa, ma i metodi Montessori e Reggio Children possono essere efficaci per contrastarla, in quanto preservano il ruolo educativo delle esperienze dirette e offrono strategie che valorizzano l’autonomia, l’autenticità e la creatività dei bambini.

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