top of page

Leggere per ritrovarsi: la lettura come strumento di benessere e crescita personale

  • Immagine del redattore: Carlo Trionfi
    Carlo Trionfi
  • 14 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Nel mondo odierno in cui siamo costantemente circondati da stimoli digitali, la lettura rischia di venire trascurata. Smartphone e notifiche continue stanno modificando radicalmente il nostro modo di accedere alle informazioni e di rapportarci al tempo libero. Eppure, numerosi studi dimostrano che leggere rappresenta un prezioso strumento terapeutico, in grado di favorire il benessere psicologico, stimolare le funzioni cognitive e rafforzare le competenze socio-emotive. Leggere, infatti, è un’attività che coinvolge la mente e le emozioni, attivando circuiti cerebrali complessi e generando effetti positivi a breve e lungo termine.

 

I benefici psicologi della lettura

  • Riduzione dello stress: la lettura ha un effetto calmante in quanto aiuta a distogliere l’attenzione da preoccupazioni e pensieri intrusivi. Uno studio ha evidenziato che leggere per soli sei minuti può ridurre i livelli di stress fino al 68%, risultato superiore a quello ottenuto con l’ascolto di musica o con una passeggiata.

  • Prevenzione del declino mentale e stimolazione cognitiva: la lettura stimola funzioni complesse come la memoria, l’attenzione, l’elaborazione linguistica, il pensiero critico e l’immaginazione visiva. Alcune ricerche, infatti, dimostrano che le persone che leggono regolarmente sono esposte ad un minor rischio di sviluppare demenza senile.

  • Migliora le competenze socio-emotive: leggere le introspezioni profonde dei personaggi aiuta a sviluppare l’empatia e la comprensione emotiva in quanto dà la possibilità di immedesimarsi nei vissuti degli altri e comprenderne le motivazioni, i pensieri e le emozioni, migliorando le relazioni interpersonali nella vita reale. Inoltre, la lettura promuove l’autoregolazione emotiva e previene le difficoltà comportamentali.

  • Miglioramento del sonno: leggere prima di dormire può migliorare in modo significativo la qualità del sonno in quanto aiuta il cervello a entrare in una fase di rilassamento a differenza dell’uso dei dispositivi elettronici che emettono luce blu e altera i ritmi circadiani.

 

La lettura come strumento per la costruzione dell’identità personale

La lettura svolge un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità, in particolar modo durante l’infanzia e l’adolescenza. Attraverso i libri, i giovani lettori entrano in contatto con esperienze, emozioni, culture e punti di vista differenti, che gli danno la possibilità di esplorare sé stessi e a immaginare come vorrebbero diventare.

Vi sono diversi studi che testimoniano che l’esposizione a narrazioni complesse favorisce lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e stimola il pensiero riflessivo. L’identificazione con i personaggi delle storie offre l’occasione di rivedersi, proiettare parti di sé, rielaborare emozioni complesse e costruire significati personali. In questo modo, la lettura diventa un ponte tra il mondo interno e quello esterno, contribuendo alla definizione di una identità consapevole. A tal proposito, un metodo riconosciuto in diversi ambiti clinici è la biblioterapia che utilizza i testi letterari a fini terapeutici: attraverso la lettura guidata e la successiva riflessione, la persona impara a riconoscersi nei personaggi, rielaborare vissuti personali e trovare nuove prospettive funzionali e positive. Questo metodo, inoltre, è particolarmente utile nella gestione dell’ansia e della depressione.

 

Il valore relazionale dei libri

La lettura non è solo un’esperienza individuale ma anche un importante strumento relazionale. Ad esempio, la lettura condivisa tra genitore e figlio sostiene lo sviluppo linguistico e cognitivo del bambino e, al contempo, favorisce il legame affettivo, la comunicazione emotiva e l’ascolto reciproco.

Anche in età adulta, la lettura conserva la sua funzione relazionale: i gruppi di lettura rappresentano uno spazio di incontro e confronto che stimolano il pensiero critico e rafforzano il senso di appartenenza. Condividere un libro significa anche condividere parti di sé: emozioni, opinioni, ricordi, valori. In tal senso, i gruppi di lettura possono offrire un ambiente sicuro in cui queste dimensioni vengono accolte.

 

Conclusione

In un’epoca in cui la rapidità dell’informazione tende a ridurre la nostra capacità di concentrazione e riflessione, recuperare il valore della lettura appare non solo utile, ma necessario. Leggere significa rallentare, immergersi, esplorare sé stessi e gli altri. Significa curare la mente, arricchire la vita interiore e coltivare la consapevolezza.

Promuovere la lettura dovrebbe essere una responsabilità condivisa da educatori, psicologi, genitori e istituzioni. Occorre creare spazi protetti per leggere, valorizzare la letteratura nelle scuole e integrare i libri nei percorsi di cura.


lettura e benessere

Commenti


bottom of page